27 11 2018
Squilibrio ormonale…questo sconosciuto. Scopriamo come funziona per contrastarne i sintomi
In questo post andremo nel dettaglio di quello che genericamente viene definito lo squilibrio ormonale della menopausa. Scopriremo in che modo cambia il corpo della donna durante questo importante momento della vita, come gestire gli eventuali sintomi, come consigliare al meglio chi lo sta attraversando.
Nelle donne fertili sono le ovaie a produrre gli estrogeni. In menopausa la produzione estrogenica è governata invece dalle capsule surrenaliche, mentre le ovaie andranno man mano ad atrofizzarsi: il surrene produce ormoni maschili, che grazie all’aromatasi vengono riconvertiti in estrogeni. Nella fase di transizione da una “modalità” all’altra la donna si trova in eccesso di estrogeni.
In una prima fase della menopausa, il fitoestrogeno (antagonista estrogenico) va a “sedersi” sui recettori, bloccando la strada agli estrogeni in eccesso. Se sono presenti tutte le vitamine del Gruppo B e se il fegato funziona bene - permettendo la metilazione – gli estrogeni vengono eliminati. Questi fitoestrogeni hanno una molecola simile a quella degli estrogeni, ma sono più leggeri, per questo non avremo gli effetti collaterali della vampata. In una seconda fase, anche gli estrogeni circolanti tendono a diminuire sempre di più. E come accade alla donna se diminuiscono gli estrogeni? Essi hanno un carattere anabolizzante ovvero tendono a sostenere il muscolo: la prima conseguenza del calo degli estrogeni è il conseguente calo del tono muscolare, che infatti è tipico della maggior parte delle donne in età.
A questo punto il problema diventa quello di sostenere la fase estrogenica: per questo in menopausa si consiglia la somministrazione di fitoestrogeni, quanto basta per vicariare quelli che mancano, con l’obiettivo di diventare non più anti-estrogeni bensì estrogeni di mantenimento che permettono il sostegno della muscolatura e della protezione dai problemi vascolari.
La soluzione Absolute è Pausal: contiene salvia che evita la sudorazione tipica della manopausa; dolomite come forte rimineralizzante e cimicifuga, che numerosi studi clinici hanno dimostrato agire contro i disturbi neurovegetativi della donna in menopausa, in particolare contro le classiche vampate di calore.